Life Energy Efficiency for SMEs

Il progetto Life Energy Efficiency for SMEs si propone di migliorare l’efficienza energetica nelle piccole e medie imprese (PMI) attraverso il trasferimento di pratiche di efficientamento già adottate dalle grandi aziende. Fondazione Fenice, in collaborazione con i partner del progetto, ha sviluppato una metodologia basata sui principi della Certificazione di Auditor Energetico secondo lo standard UNI EN 16247 per identificare le migliori pratiche di efficienza energetica nei settori ATECO:

  • attività dell’alloggio e ristorazione
  • manifattura agroalimentare
  • lavorazione dei metalli

Partnership: Il progetto coinvolge oltre a Fondazione Fenice le Camere di Commercio e Industria, Istituti pubblici di energia e stakeholders di ogni paese – Belgio, Francia, Italia, Austria, Cipro, Bulgaria, Estonia, Spagna e Germania – questo ha garantito un approccio collaborativo e una prospettiva Europea sulle pratiche di efficienza energetica in ogni regione.

Obiettivo: Il progetto mira a favorire la transizione dei consumi energetici verso la sostenibilità e l’ottimizzazione delle risorse attraverso l’adozione di pratiche energetiche all’avanguardia nelle PMI.

Metodologia: Fondazione Fenice ha condotto un’analisi delle soluzioni in ambito energetico  adottate dalle grandi aziende. È stato progettato e somministrato un questionario completo a 170 aziende in 10 paesi partecipanti al progetto, che ha facilitato una valutazione delle pratiche di efficienza energetica in Europa.

In particolare, il settore agrifood ha mostrato opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica nei aspetti di trasformazione alimentare e riscaldamento e refrigerazione attraverso la sostituzione di apparecchiature obsolete, l’estensione dell’uso di fonti di energia rinnovabili come il fotovoltaico e i pannelli solari termici, l’adozione di tecnologie di recupero del calore e l’attuazione di sistemi di monitoraggio dell’energia.

Il settore della lavorazione dei metalli ha presentato pratiche positive come l’ incorporazione di sistemi di recupero del calore, l’adozione delle misure di riduzione del picco energetico, e miglioramento dell’efficienza delle apparecchiature, nonché l’estensione dell’uso di fonti di energia rinnovabili come il fotovoltaico e i pannelli solari termici.

Nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione, sono emersi potenziali miglioramenti attraverso ottimizzazione dell’isolamento degli edifici, l’adozione di sistemi di gestione avanzati e l’adozione di fonti rinnovabili per il riscaldamento dell’edificio e per la produzione di acqua sanitaria.

Risultati: La raccolta di buone pratiche e input dai diversi paesi coinvolti ha portato all’identificazione e al trasferimento di 26 buone pratiche di efficienza energetica che hanno un applicabilità elevata nei tre settori. Per fornire una panoramica completa e facilitare il processo decisionale, sono state sviluppate due serie di indicatori, che rilevano i parametri chiave come il risparmio energetico, i costi associati e il tempo di ritorno stimato in tre macroregioni europee: Nord, Centro e Sud.

Impatto:  Questi indicatori consentono ai partner di presentare le singole misure di efficienza energetica, insieme ai relativi casi di studio che chiariscono la tecnologia coinvolta e i potenziali scenari costi-benefici. Per ogni misura specifica, vengono fornite stime del risparmio energetico, valutazioni della fattibilità, costi medi e periodi di ammortamento. Questi indicatori lavorano in sinergia con altre iniziative del progetto, come One Stop Help Desk, che presentano le opportunità di finanziamenti regionali, i training e gli audit energetici condotti da esperti del settore. Il progetto Life Energy Efficiency for SMEs rappresenta un importante passo verso una maggiore sostenibilità energetica nelle PMI, offrendo supporto tecnico dettagliato e pratiche energetiche sostenibili per migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale.

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