Cybersecurity industriale: il Nuovo Regolamento Macchine ridefinisce la sicurezza informatica

« Il Nuovo Regolamento Macchine dovrà garantire non solo la sicurezza tradizionale, ma anche la cybersecurity in conformità agli standard ESC62443. Questo significa proteggere le funzioni critiche da accessi non autorizzati e assicurare che software e componenti siano sicuri fin dalla progettazione. Produttori, integratori e utenti sono chiamati pertanto a gestire rischi digitali con un approccio strutturato, valutazione dei rischi, aggiornamenti costanti, tracciatura degli accessi e una documentazione completa del ciclo di vita del prodotto». Francesco Urbani, Chief Sales Officer Logbot

Le parole di Francesco Urbani sintetizzano con chiarezza la direzione intrapresa dall’Unione europea. A partire dal 20 gennaio 2027, infatti, il Regolamento (UE) 2023/1230 — il cosiddetto Nuovo Regolamento Macchine — sostituirà in via definitiva la Direttiva Macchine 2006/42/CE. Questo provvedimento segna un cambiamento significativo per tutti gli attori coinvolti nella filiera dei macchinari: produttori, importatori, distributori e utilizzatori.

Cosa cambia rispetto alla Direttiva 2006/42/CE

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Il nuovo Regolamento amplia il campo di applicazione includendo software, sistemi di intelligenza artificiale e macchine digitali avanzate. Le responsabilità dei diversi attori economici della filiera vengono chiarite in modo netto, rendendo più trasparente la distribuzione degli obblighi. La valutazione di conformità diventa più severa: per alcune macchine considerate “ad alto rischio” sarà obbligatorio l’intervento di un organismo notificato. Un’altra novità riguarda la documentazione tecnica, che potrà essere fornita in formato elettronico. Grande attenzione viene poi dedicata alla cybersecurity e all’interazione uomo–macchina, due ambiti oggi inseparabili dal concetto stesso di sicurezza industriale.

Fabbriche più intelligenti, ma anche più vulnerabili

Il nuovo Regolamento amplia dunque il concetto stesso di sicurezza: non riguarda più solo la protezione funzionale delle macchine e degli impianti, ma anche la difesa digitale dei sistemi e dei dati. Le fabbriche diventano sempre più intelligenti, interconnesse e autonome, ma con l’aumento della complessità cresce anche la superficie d’attacco. Dai PLC ai robot, dai sistemi SCADA alle linee di produzione integrate, cresce il rischio di attacchi informatici mirati, sempre più sofisticati e distruttivi. Se fino a pochi anni fa gli attacchi informatici colpivano dati e server, oggi possono fermare un’intera fabbrica in pochi secondi. Il danno non è solo tecnico, ma economico, reputazionale e persino legale. Le tecniche di attacco si sono evolute, passando dai ransomware generici a malware “OT-aware” capaci di interagire direttamente con i sistemi fisici.

Le aziende sono chiamate a proteggersi da ransomware in grado di bloccare le macchine, da accessi non autorizzati dovuti a credenziali deboli, da manipolazioni dei dati che compromettono la qualità del prodotto e da furti di proprietà intellettuale. Spesso le falle più pericolose si annidano nei dettagli: una porta USB non controllata, una VPN configurata in modo errato, un software obsoleto o una catena di fornitura non verificata.

Cybersecurity industriale: il ruolo della Direttiva NIS

La vera domanda per le imprese non è più se verranno attaccate, ma quando e quanto saranno pronte a reagire. Un fermo improvviso può bloccare settimane di produzione, ma una strategia solida di cybersecurity trasforma una vulnerabilità in una risorsa: la resilienza diventa un vantaggio competitivo per chi la sa costruire.

Su questa linea si colloca la nuova Direttiva europea NIS (Direttiva (UE) 2022/2555), che introduce misure più severe per garantire la continuità operativa e la protezione dei dati lungo l’intera catena del valore. In particolare, la nuova direttiva introduce obblighi più stringenti in materia di prevenzione, risposta e monitoraggio degli attacchi informatici.

Cybersecurity industriale e Direttiva NIS protagoniste alla Fiera A&T di Vicenza

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Per approfondire le implicazioni della Direttiva NIS e offrire strumenti concreti per l’adeguamento, Fondazione Fenice, in collaborazione con Confimi Industria Veneto e Logbot, organizza il convegno L’applicazione della Direttiva NIS per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, che si terrà mercoledì 29 ottobre 2025, dalle ore 15:30 alle 16:30, presso la Fiera A&T – Automation & Testing di Vicenza. Tra gli ospiti: Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale; Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto; Elena Donazzan, VicePresidente Commissione Industria Parlamento Europeo, Maria Carlesi, Presidente di Confimi Industria Veneto e Milena Antonella Rizzi, Capo del Servizio di Regolazione ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale).

Gli argomenti trattati alla conferenza includeranno, tra gli altri, gli obblighi e le misure introdotte dalla Direttiva NIS; il punto di vista delle PMI di fronte all’adeguamento della normativa; lo stato dell’arte sull’applicazione della Direttiva NIS in materia di cybersecurity industriale; e le regole e le prassi da adottare con il personale dell’organizzazione per accrescere la consapevolezza del rischio cyber in ambito PA.

La partecipazione all’incontro è gratuita, sia in presenza che online, con iscrizioni aperte fino a esaurimento posti.

Prenota gratuitamente il tuo posto e partecipa al convegno dedicato alla nuova direttiva europea NIS e alla cybersicurezza industriale. Clicca qui per iscriverti.

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