NIS2 e sicurezza informatica: il nuovo banco di prova per le imprese italiane

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Fino a pochi anni fa la cybersecurity era considerata una voce di costo, qualcosa da gestire quando “succedeva qualcosa”. Oggi non è più così: un attacco informatico può fermare la produzione, interrompere servizi essenziali, compromettere la fiducia dei clienti e danneggiare in modo irreparabile la reputazione di un’azienda. La Direttiva NIS2, approvata dall’Unione europea e recepita in Italia nel 2024, nasce proprio per evitare che tutto questo accada, creando un quadro comune di regole e responsabilità che coinvolge sempre più imprese, anche quelle che non si sono mai considerate “obiettivi sensibili”.

La cybersecurity è un tema sempre più sentito anche dal territorio, perché riguarda da vicino il tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Se gestisci un’azienda che opera in settori strategici come energia, sanità, trasporti, servizi digitali o finanza, oppure offri servizi ICT, cloud o MSSP, la Direttiva NIS2 ti riguarda direttamente. E vale anche se la tua impresa produce componenti, macchinari o servizi che si integrano in filiere più grandi: oggi nessuno è davvero “fuori rete”.

Nella maggior parte dei casi le aziende hanno già piani di emergenza per incendi, infortuni o evacuazioni, ma pochissime dispongono di procedure chiare per affrontare un cyberattacco. Eppure gli effetti possono essere altrettanto gravi: fermo impianto, perdita di dati, blocco della produzione o dell’erogazione dei servizi. Perseguire la compliance alle normative, come il GDPR o la stessa Direttiva NIS2, è un’occasione per costruire una vera checklist di processi, misure tecniche e organizzative che rendano l’impresa più resiliente e pronta ad affrontare gli incidenti informatici. È un percorso che aumenta la sicurezza, ma anche l’efficienza e la capacità competitiva.

Un’importante occasione per approfondire questi temi sarà il convegno L’applicazione della Direttiva NIS2 per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, in programma il 29 ottobre presso la Fiera A&T – Automation & Testing di Vicenza. L’iniziativa, promossa da Fondazione Fenice in collaborazione con Confimi Industria Veneto e Logbot, nasce per aiutare le PMI a gestire gli aspetti pratici legati alla Direttiva NIS2. L’obiettivo è fornire strumenti pratici e competenze specifiche per migliorare la cybersicurezza aziendale, riducendo i rischi e rafforzando la protezione dei sistemi informatici in un periodo di profonda trasformazione digitale.

«La cybersicurezza è un tema che interessa tutte le imprese, anche quelle di piccole e medie dimensioni, perché la transizione digitale che molte stanno affrontando le espone a nuove forme di vulnerabilità. È quindi fondamentale contrastarle con gli strumenti oggi a disposizione delle aziende. Vi aspettiamo il 29 ottobre alle ore 15:30 alla Fiera di Vicenza.» Raffaele Zanon, Presidente di Confimi Industria Padova-Rovigo

 Nel corso del convegno verranno illustrati gli obblighi previsti dalla Direttiva NIS2 per le imprese e le filiere industriali e le principali implicazioni operative per la sicurezza informatica dei sistemi produttivi. Al termine dell’incontro sarà inoltre presentato il Laboratorio Demo, ospitato presso lo stand di Confimi Industria, come esempio concreto di applicazione delle soluzioni tecnologiche per la sicurezza digitale.

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Che cos’è NIS2 (e cosa cambia)?

La Direttiva NIS2 è l’evoluzione della prima normativa europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi del 2016. L’obiettivo è elevare in modo uniforme il livello di cybersicurezza in tutti gli Stati membri, rafforzando la cooperazione e riducendo le differenze tra i vari ordinamenti.

Rispetto alla versione precedente, NIS2 amplia il campo d’applicazione e introduce due categorie di soggetti: gli “essential entities”, che operano in settori strategici come energia, trasporti, finanza o sanità, e gli “important entities”, che includono molte aziende ICT, cloud provider e realtà manifatturiere digitalizzate. Entrambe dovranno adottare politiche di gestione del rischio informatico e garantire la continuità operativa in caso di incidente.

Non si tratta solo di installare firewall o aggiornare antivirus. La Direttiva NIS2 richiede un approccio organizzativo: formazione del personale, audit interni, controllo della supply chain, procedure di risposta agli incidenti e responsabilità diretta del top management. In Italia, la NIS2 è stata recepita con il decreto legislativo 4 settembre 2024 n. 138, entrato in vigore il 18 ottobre 2024, segnando un passaggio decisivo nella strategia nazionale di sicurezza informatica.

Cybersecurity e Direttiva NIS2: obblighi chiave (in breve)

Chi rientra nel perimetro della Direttiva NIS2 dovrà adottare misure tecniche e organizzative proporzionate ai rischi. Questo significa dotarsi di sistemi di monitoraggio continuo, procedure di backup e recovery, e soprattutto di un piano di risposta agli incidenti aggiornato e testato periodicamente.

Il cuore della normativa è la rapidità nella segnalazione: ogni incidente significativo va comunicato entro 24 ore tramite un early warning, seguito da una notifica entro 72 ore con la prima analisi e da un report finale entro un mese. È un cambio culturale importante: serve trasparenza, non silenzio. Comunicare rapidamente permette di contenere i danni e di rafforzare l’intero ecosistema.

Chi non rispetta gli obblighi rischia sanzioni rilevanti e, soprattutto, la perdita di fiducia dei propri clienti e partner. Perché nella NIS2 la responsabilità non è solo tecnica, ma anche manageriale: la sicurezza diventa un tema di governance.

Perché agire ora? Alcuni dati alla mano

Il contesto non lascia spazio a esitazioni. Secondo il Verizon Data Breach Investigations Report 2025, gli attacchi informatici hanno registrato un incremento significativo. Il documento evidenzia come il coinvolgimento di soggetti esterni nelle violazioni sia raddoppiato, toccando il 30%, mentre lo sfruttamento delle vulnerabilità è cresciuto del 34%, creando un preoccupante panorama delle minacce per le aziende a livello globale. L’analisi, basata su oltre 22.000 episodi di sicurezza, di cui 12.195 violazioni confermate, indica che l’abuso delle credenziali (22%) e lo sfruttamento delle vulnerabilità (20%) restano i principali vettori di attacco iniziali, evidenziando la necessità critica di misure di sicurezza migliorate.

L’IBM Cost of a Data Breach Report 2025 stima un costo medio globale per violazione pari a USD 4,44 milioni: un dato leggermente in calo rispetto agli anni precedenti, ma che resta estremamente elevato. Lo studio segnala inoltre che il tempo medio per individuare e contenere un incidente si aggiri intorno ai 241 giorni, pari a circa otto mesi.

Il Rapporto Clusit 2025 mostra come il 2024 sia stato un anno particolarmente critico per l’Italia, con un numero e una gravità degli incidenti significativi. I settori più colpiti sono stati sanità, finanza e manifattura, con una crescita costante degli attacchi ransomware e del phishing mirato.

A livello europeo, l’ENISA Threat Landscape 2025 conferma che le principali minacce restano gli attacchi alla disponibilità dei servizi e la compromissione dei dati.

La conclusione è evidente: la cybersicurezza non è più una scelta, ma l’unico modo per restare operativi in un contesto sempre più esposto alle minacce digitali e alla vulnerabilità dei sistemi. Un rischio concreto, capace di bloccare la produzione, interrompere i servizi e mettere in crisi l’intera filiera delle nostre piccole e medie imprese.

Appuntamento da segnare in Agenda: convegno L’applicazione della Direttiva NIS2 per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici

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Per supportare le imprese nella comprensione degli obblighi normativi e nell’individuazione delle nuove opportunità legate alla cybersecurity, Fondazione Fenice organizza un incontro gratuito dedicato all’approfondimento della Direttiva NIS2 e delle sue implicazioni per il mondo produttivo.

🔹 Dettagli dell’evento 🔹

  • 🔐 Convegno Gratuito – L’applicazione della Direttiva NIS2 per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici
  • 🗓 Data e ora: mercoledì 29 ottobre 2025 | 15:30 – 16:30
  • 📍 Luogo: Fiera A&T – Automation & Testing, Vicenza
  • 🧑🏻‍💻 Modalità: in presenza e in diretta streaming (online)

Sul palco si alterneranno relatori di rilievo istituzionale e tecnico:

  • Alessio Butti – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale. Aprirà i lavori con una riflessione sul ruolo dell’Italia nel recepimento della direttiva NIS2, che segna una nuova fase nella protezione dei dati e delle infrastrutture critiche.
  • Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, interverrà sui temi della Direttiva NIS2, della cybersecurity e della sicurezza informatica.
  • Elena Donazzan – Vicepresidente della Commissione Industria del Parlamento Europeo, interverrà sul tema “Gli obblighi NIS in materia di cybersecurity industriale e il loro progressivo recepimento nella legislazione italiana”, offrendo una panoramica sui prossimi passaggi europei e nazionali in materia di sicurezza digitale.
  • Maria Carlesi – Presidente di Confimi Industria Veneto, approfondirà la strategia industriale per integrare la cybersecurity nei processi produttivi e decisionali delle imprese.
  • Milena Antonella Rizzi – Capo del Servizio di Regolazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Approfondirà il percorso con cui le imprese italiane potranno adottare e integrare la direttiva NIS2 nelle proprie strategie di sicurezza, illustrando le linee guida e gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia.
  • Davide Simionato – Gruppo Halley Veneto. Porterà l’attenzione sulle buone prassi organizzative per accrescere la consapevolezza del rischio cyber all’interno della Pubblica Amministrazione.
  • Andrea Italo Maffioli – Logbot srl, fornirà strumenti operativi per l’adeguamento alla norma IEC 62443, standard internazionale sulla cybersecurity industriale.
  • Andrea Grigoletto – Direttore Tecnico di Fondazione Fenice, presenterà le linee guida e le proposte formative per l’applicazione della direttiva NIS2, offrendo una visione concreta di come imprese e PA possano sviluppare le competenze necessarie per adeguarsi ai nuovi requisiti europei.

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