Cybersecurity industriale: la Direttiva NIS2 al centro del dibattito

Attacchi informatici, interruzioni di servizio, furti di dati: il rischio cyber non riguarda più soltanto le big tech. Dal cuore della fabbrica fino alla logistica del magazzino, un solo attacco informatico è in grado di compromettere le linee produttive, rallentare l’intera catena delle consegne e mettere a rischio la tenuta economica e la credibilità dei contratti con clienti e fornitori. Non è allarmismo, ma un dato di fatto: nel 2024 il settore manifatturiero è stato il più bersagliato dagli attacchi informatici a livello mondiale. A riportarlo è l’IBM X-Force Threat Intelligence Index, che evidenzia come quasi un terzo degli attacchi fosse finalizzato all’estorsione (29%), mentre un quarto mirava al furto di dati (24%), colpendo principalmente asset finanziari e proprietà intellettuale. Per l’Europa, la contromisura è rappresentata dalla Direttiva (UE) 2022/2555, meglio conosciuta semplicemente come NIS2.

La Direttiva NIS2 rafforza e amplia la precedente NIS1, introducendo requisiti più stringenti per la gestione dei rischi, la segnalazione degli incidenti e la responsabilità aziendale. L’obiettivo è aumentare la resilienza e il livello di sicurezza informatica in tutti gli Stati membri dell’UE, coinvolgendo un numero maggiore di settori e imprese. Con questo aggiornamento normativo, si apre una fase in cui le aziende sono chiamate a rafforzare la propria postura digitale e a integrare la sicurezza informatica nei propri processi organizzativi e decisionali.

L’applicazione della direttiva “NIS2” per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici

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In questo quadro, Fondazione Fenice organizza un incontro gratuito dal titolo L’applicazione della direttiva “NIS2” per la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, rivolto a PMI, PA e professionisti del settore, per approfondire le implicazioni e le opportunità legate alla nuova normativa europea. L’appuntamento si terrà alla Fiera A&T – Automation & Testing di Vicenza: un’ora per chiarire cosa cambia con la Direttiva NIS2, tra obblighi, strumenti, linee guida e percorsi formativi utili a garantirne una corretta applicazione.

  • data e ora: mercoledì 29 ottobre 2025 | 15:30–16:30
  • luogo: Fiera A&T – Automation & Testing, Vicenza
  • modalità: in presenza e in diretta streaming (online)
  • iscrizioni: aperte fino a esaurimento posti (sia in sala che online)
  • Prenota gratuitamente il tuo posto: clicca qui

Agenda dell’evento

Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale
Elena Donazzan, VicePresidente Commissione Industria European Parliament
🔹 Gli obblighi NIS in materia di Cybersecurity industriale e loro progressivo recepimento nella legislazione italiana
Maria Carlesi, Presidente di Confimi Industria Veneto
Milena Antonella Rizzi, Capo del Servizio di Regolazione ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale)
🔹 Il punto di vista delle PMI di fronte all’adeguamento della normativa
Dott. Andrea Grigoletto, Direttore Tecnico Fondazione Fenice
🔹 Presentazione delle Linee Guida e delle proposte formative per l’applicazione della direttiva NIS
Dott. Davide Simionato, Gruppo Halley Veneto
🔹 La condivisione di regole e di prassi con il personale dell’organizzazione per accrescere la consapevolezza del rischio cyber in ambito PA
Ing. Andrea Italo Maffioli, Logbot srl
🔹 Industrial Cybersecurity Demo: come rispettare la IEC 62443”, strumenti operativi” in collaborazione con Confimi Industria e lo Sportello Italia 5.0

L’impatto della Direttiva NIS2 sul sistema produttivo italiano? La Direttiva NIS2 non rappresenta soltanto un obbligo normativo, ma anche un’opportunità concreta per ripensare i processi, investire in innovazione e sviluppare nuove competenze professionali. L’incontro di Vicenza sarà un momento per connettere imprese, professionisti e istituzioni in un confronto diretto sulle sfide della sicurezza informatica industriale. Partecipare significa non solo aggiornarsi, ma diventare parte di un percorso che può rendere più solido l’intero sistema produttivo italiano.

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